Sui licenziamenti nella pubblica amministrazione la ministra Fornero è solita utilizzare argomenti da bar. Ma questa volta ha superato il limite. Non strumentalizzi le pari opportunità per attaccare i lavoratori dei servizi pubblici. Si occupi piuttosto delle donne, che sembrano essere scomparse dalla sua agenda nonostante i proclami
lanciati nei giorni del suo insediamento”. Con queste parole, Rossana Dettori, segretaria generale della Cgil Funzione pubblica nazionale, risponde alle dichiarazioni di stamane della ministra Fornero in merito alla parità tra lavoratori pubblici e privati.

La ministra Fornero confonde le sperequazioni tra uomo e donna o tra migranti e nativi con le differenze tra il settore pubblico e quello privato. Sembra quasi non sapere che mentre parla del lavoro pubblico – continua la sindacalista – sta indicando anche gli operatori della Protezione civile, gli infermieri e i Vigili del fuoco impegnati nei soccorsi in Emilia Romagna e che per questi lavoratori, in caso di inadempienza, esistono già regole ferree”.

Conclude Dettori: “L'art. 18 è valido per tutti, ma non può essere applicato a tutti allo stesso modo. È un concetto semplice, alla portata di tutti coloro che conoscono le leggi del nostro ordinamento e il funzionamento della pubblica amministrazione. Quello della ministra del Lavoro è un modo populista e semplicistico di mettere gli uni contro gli altri, un atteggiamento irresponsabile. Il suo impegno sul tema delle pari opportunità ha prodotto solo risultati modesti o simbolici, in alcuni casi persino controproducenti. Se l'attenzione di cui parla è la stessa che ha portato all'istituzione dei tre giorni di congedo di paternità, le consigliamo uno sforzo maggiore”.