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Si è svolta oggi (mercoledì 4 maggio), presso l'Auditorium di via Rieti a Roma, la riunione unitaria delle strutture Cgil, Cisl e Uil sul decreto detassazione, attuativo dell'agevolazione fiscale per i premi di risultato prevista nell'articolo 1 della legge di stabilità 2016.
I sindacati, durante l'incontro, hanno ribadito il giudizio già espresso al momento della illustrazione del testo: “Ci sono significativi riferimenti a molte delle proposte contenute nel documento unitario per un nuovo modello di relazioni industriali, e aspetti innovativi di segno positivo, che offrono alcune opportunità per lo sviluppo dell'iniziativa contrattuale di secondo livello”.
“L'impegno di Cgil, Cisl e Uil per estendere la contrattazione di secondo livello – si legge in un documento congiunto firmato dai tre sindacati -, anche attraverso la piena attuazione del decreto detassazione, smentisce la lettura riduttiva di chi ha inteso interpretare la proposta unitaria come un ritorno al passato”. Cgil, Cisl Uil ribadiscono infatti l'importanza di una struttura contrattuale fondata su due livelli, sia “confermando il ruolo centrale del contratto collettivo nazionale come strumento di tutela universale”, sia “facendo un forte investimento sul secondo livello di contrattazione, non solo aziendale, in grado di intervenire sulle diverse realtà settoriali e territoriali”.
Nel merito, dicono ancora Cgil, Cisl e Uil, la riunione di oggi ha offerto anche indicazioni utili ad orientare la contrattazione ed i relativi accordi che potranno godere dei benefici della detassazione, “assumendo pienamente l'obiettivo degli incrementi di produttività legati alle innovazioni organizzative e le nuove direttrici contenute nel decreto, relative alla partecipazione e quelle per l'implementazione del welfare contrattuale”.
Ora i sindacati daranno vita ad una cabina di regia, per monitorare tutta l'attività contrattuale prevista dal decreto detassazione, “prevedendo anche la necessaria attività formativa dei quadri aziendali che saranno protagonisti dell'intero processo attuativo, che potrà prevedere anche momenti congiunti con gli stessi quadri di rappresentanza delle aziende”.
I sindacati hanno infine ribadito “la necessità di realizzare un salto di qualità nella gestione delle relazioni industriali, per meglio ricomprendere le specifiche caratteristiche dei singoli contesti aziendali e territoriali”. E per questo, le segreterie nazionali ritengono importante l'avvio dei primi tavoli di confronto sul documento unitario per un nuovo modello di relazioni industriali, per i quali auspicano una prossima conclusione.
Al tempo stesso Cgil, Cisl e Uil si adopereranno per completare il confronto con le altre associazioni di rappresentanza delle imprese, che già hanno espresso la loro disponibilità, “in attesa che la stessa Confindustria completi il percorso di riassetto delle responsabilità e possa anch'essa rendersi disponibile al confronto”.