Il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini insieme ad una delegazione del sindacato, è stato ricevuto questo pomeriggio a Montecitorio da Alberto Solia, capo della segreteria istituzionale del presidente della Camera. La Fiom ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare sulla democrazie sindacale, composta da cinque punti.
La proposta contiene nuove regole sulla rappresentanza, la rappresentatività, le elezioni delle rappresentanze sindacali interne e il referendum quale strumento di validazione per tutti i contratti collettivi. "La presidenza- dice Landini- ha detto di considerare quello della contrattazione sindacale un tema esistente, su cui sarebbe utile che il Parlamento discutesse".
Dalla proposta del sindacato, che ha raccolto 100mila firme a suo sostegno, si dice "esterrefatto" il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. "Nel 2010, in questo contesto, pensare a una iniziativa tale per cui tutto deve essere sottoposto a referendum mi lascia esterrefatto", ha affermato, sostenendo: "io non avrei fatto il referendum neanche a Pomigliano, e per chi conosce la fabbrica l'adesione al 62% è molto, poi ci sono i fighetti in una stanza che non sanno cos'è il 6 per 3 (i 18 turni) che possono anche pensare al 90%. Noi abbiamo un sistema di relazioni industriali intense, le vogliamo far evolvere in senso partecipativo. Fare un referendum su ogni cosa significherebbe una democrazia assembleare nelle imprese, in tempi in cui ci sono democrazie semplici e veloci".
Democrazia sindacale, Fiom presenta pdl in Parlamento
Reazione scomposta di Sacconi: "Sono esterrefatto"
5 luglio 2010 • 00:00