(Labitalia) - Il decreto legge che sblocca i pagamenti delle pubbliche amministrazioni "risolve solo in parte le problematiche dei Comuni in materia di patto di stabilità interno". Lo afferma il presidente dell'Anci, Graziano Delrio, nel corso delle audizioni delle commissioni speciali di Camera e Senato.

I Comuni, infatti, registrano circa 12,5 miliardi di risorse bloccate dal patto di stabilità interno, che non possono essere utilizzate per il pagamento dei debiti della P.a. Ma ai Comuni e alle Province andrà solo "una minima parte" dei 20 miliardi previsti dal decreto legge per il 2013, "rispetto alle necessità manifestate".

Delrio ricorda che l'Anci ha accolto "favorevolmente la proposta avanzata dal governo di adottare un provvedimenti d'urgenza per consentire agli enti locali di pagare le imprese con le risorse che hanno già a disposizione". Ma è necessario "un intervento strutturale per ripensare immediatamente le modalità di apporto dei Comuni al risanamento della finanza pubblica".

Dal presidente arrivano delle osservazioni sul termine del 31 dicembre 2012, per l'esclusione dal patto ai pagamenti della liquidazione dei debiti certi. Il testo presentato "non considera la possibilità di sbloccare risorse a quei comuni che per rispettare i vincoli del patto hanno rallentato o interrotto lavori e opere per le quali comunque esiste un contratto che obbliga il Comune a riconoscere l'importo pattuito". È necessario, quindi, escludere dal patto le obbligazioni assunte dai Comuni prima dell'entrata in vigore del decreto.