“Le decisioni del presidente della Repubblica devono essere accettate e rispettate da tutti, anche se non piacciono, come ha sempre fatto la Cgil. Invitiamo quindi oggi a non far partire il solito balletto di polemiche”. Così oggi a Montesilvano (Pescara) durante il congresso della Fillea, il segretario confederale della Cgil Fulvio Fammoni ha voluto commentare in diretta, davanti a circa 700 delegati, la notizia sulla decisione del capo dello Stato di rinviare alle Camere il collegato lavoro.
Dopo avere spiegato brevemente le motivazione del Quirinale, Fammoni ha ricordato che la Cgil è stata accusata di avere tirato per la giacca il presidente. “Non l’abbiamo mai fatto - ha precisatp -, casomai la vera forzatura è stata l’avviso comune che è stato fatto firmare agli altri sindacati prima ancora che la legge fosse promulgata”. Infine, Fammoni ha sottolineato che la Cgil riprenderà la propria iniziativa con l’obiettivo di modificare il testo di legge, “giudicato dagli stessi uffici del presidente Napolitano incongruente per la sue eterogeneità, complessità e problematicità, soprattutto in relazione al rapporto tra legislazione, contrattazione e forme di conciliazione e arbitrato”.
Ddl lavoro: Fammoni, dimostrata forzatura avviso comune
31 marzo 2010 • 00:00