“È davvero incredibile il silenzio e la distrazione registrata sulla diffusione dei dati Istat. Il grave ritardo di sviluppo in cui versa la Campania reclamerebbe un'iniziativa decisa da parte delle istituzioni locali, e, in primis, del governatore della Regione”. È quanto ha affermato il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella, a margine della conferenza dei servizi del Comune di Napoli, promossa dalla Funzione pubblica Cgil, conclusa dall’intervento di Susanna Camusso.
“La Campania – ha precisato Tavella – registra un pil procapite pari alla metà di quello del Nord, un dato che è anche al di sotto della media rilevata nel Mezzogiorno. La disoccupazione giovanile supera ampiamente il 50% e la regione è all’ultimo posto per consumi delle famiglie e al penultimo per reddito da lavoro. Questa è la difficile situazione in cui versa la regione”.
“Siamo sbigottiti – ha concluso Tavella –, che, a fronte di una così drammatica situazione, si vada a vedere la pagliuzza di uno zero virgola in più, piuttosto che la trave del disastro Campania. Non tutto può essere assoggettato a esigenze di propaganda elettorale. Napoli e la Campania sono a rischio d'implosione economica e di esplosione sociale. I livelli di disoccupazione, soprattutto giovanile, ne sono una prova inconfutabile. Le istituzioni campane, a partire dal presidente Caldoro, si rendano disponibili ad affrontare una battaglia meridionalista che segni una vera e necessaria inversione di tendenza”.
Dati Istat, Cgil Campania: si guarda più a pagliuzza, che a trave
10 febbraio 2015 • 00:00