“I miglioramenti sull'articolo 18 ci sono, grazie all'azione del segretario Cisl, Raffaele Bonanni e del Pd, e altri ce ne saranno in Parlamento”. Sergio D'Antoni, deputato democratico, ex leader della Cisl, è ottimista nell’inter vista a Repubblica. “L'occasione mancata del governo – spiega – è di non avere fatto un accordo completo di concertazione. Ha confuso con la consociazione quella che è invece la concertazione, che portò nel '93 la firma di Ciampi su inflazione, valore reale dei salari, e di Prodi nel '96 sul mercato del lavoro”.

Sulle divisioni interne al Pd, l’ex numero uno della Cisl dice: “Non le temo, né le nascondo. Vanno superate. lo non avrei mai detto come Fassina che Monti sull'articolo 18 sembrava Sacconi, ma neppure che il provvedimento deve essere ‘approvato a prescindere’. Aggiungo che se noi democratici svolgiamo bene il nostro compito, evitiamo che le tensioni sociali esplodano”. E sull’articolo 18, D’Antoni spiega che, secondo lui, “andrebbe seguito il modello tedesco - il ricorso in ultima istanza al giudice - e quindi la decisione tra reintegro e indennizzo. Secondo me, il modello tedesco andrebbe adottato anche con la partecipazione dei lavoratori alle decisioni di impresa”.