L’accordo nella maggioranza per le modifiche da introdurre nella riforma del lavoro è stato raggiunto e sicuramente “l’avviso comune tra sindacati e imprese è stato importante, e ci ha aiutato a trovare soluzioni unitarie in Parlamento”, ma adesso resta da risolvere il problema degli esodati. In un’intervista a Il Manifesto, Cesare Damiano, capogruppo del Pd nella Comissione Lavoro della Camera, spiega come occorre muoversi sulla questione. “Credo che sicuramente vada individuato un metodo per risolvere una volta per tutte questo problema. Ci sono almeno tre nodi da risolvere: 1) Che fine ha fatto il decreto interministeriale sui primi 65mila esodati? Io ho presentato una interrogazione, perché siamo in luglio e non è ancora stato inserito in Gazzetta Ufficiale. 2) Per i dipendenti pubblici in esubero si propone una deroga al sistema pensionistico appena riformato fino a tutto il 2014: non sarebbe meglio rendere tutto più semplice ed estenderla anche a privati e autonomi? 3) La ministra ha aggiunto di recente altri 55 mila esodati, e siamo così a 120 mila. Ma devo dire che siamo stanchi dei numeri, piuttosto chiediamo dei criteri chiari. E una clausola di salvaguardia se si sforassero i numeri. Infine, per quanto riguarda gli esodati in mobilità, non va bene la formula degli accordi ‘stipulati in sede ministeriale’: va estesa, perché non include i tanti accordi stipulati negli uffici provinciali del lavoro”.
Damiano, bene l’accordo sul lavoro, ora gli esodati
11 luglio 2012 • 00:00