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“Nell’ultimo anno abbiamo chiarito le opportunità e i rischi dello smart working. Ora dobbiamo fare un passo in avanti: approfondire la pratica, la formazione, le competenze necessarie”. È con questo spirito che Paolo Terranova, presidente di Agenquadri, presenta il seminario di oggi (martedì 10 aprile) a Roma, organizzato assieme alla Cgil e alla Filcams. L’appuntamento è alle ore 9.30 presso la Cgil nazionale (in corso d’Italia 25), per una mattinata di discussione che sarà chiusa dalla segretaria confederale Tania Scacchetti.
“Da tempo ormai ci occupiamo di lavoro agile” spiega Terranova: “Abbiamo seguito assieme alla Cgil e alle altre categorie le vicende della prima normativa italiana, la legge 81 del maggio 2017, e sempre l’anno scorso abbiamo organizzato un primo seminario sul tema”. Un fenomeno, quello dello smart working, che nelle aziende si sta progressivamente formalizzando, con progetti che vedono spesso il coinvolgimento attivo dei sindacati. E che ora necessita di “un avanzamento, di un approccio più specifico: da qui l’esigenza di organizzare un focus sul terziario assieme alla Filcams, chiamando a intervenire anche l’ente bilaterale e tutti coloro che si occupano specificamente di formazione dei dirigenti”.
Ad aprire il seminario, intitolato “Lo smartworking nel terziario. Il ruolo e le competenze dei quadri”, è l’introduzione di Paolo Terranova, cui segue una tavola rotonda (coordinata da Luca De Zolt, Filcams) con numerosi ospiti. A prendere la parola sono Antonia Colasante (formatrice Agenfap, esperta d’innovazione digitale,), Pierluigi Richini (responsabile Quadrifor formazione e studi), Barbara Maiani (coordinatrice Centro studi lavori e riforme, Università di Modena e Reggio Emilia) e Cristian Sesena (segretario nazionale Filcams). Chiusa questa prima parte, è previsto l’intervento di delegati e funzionari di aziende del terziario che hanno già fatto o intendono proporre progetti di smartworking. A concludere l’iniziativa è Tania Scacchetti, segretaria confederale della Cgil nazionale.
“L’idea fondante del seminario è ragionare sulle competenze che servono ai quadri per realizzare e gestire progetti di lavoro agile” riprende Terranova. Le soluzioni tecnologiche rappresentano un’innovazione per l’organizzazione del lavoro, ma “comportano anche nuove problematiche: il lavoro agile, ad esempio, può essere un’opportunità per il lavoratore rispetto alla conciliazione tra tempi di lavoro e di vita, ma può anche trasformarsi in una forma di sfruttamento dell’orario giornaliero. La bilancia può pendere da una parte o dall’altra: questo dipende sicuramente dalla qualità del progetto aziendale e dal coinvolgimento del sindacato, ma altrettanto dalla preparazione di chi gestisce il progetto”.
Ecco spiegata, allora, l’urgenza di Agenquadri, Filcams e Cgil nazionale di entrare nel merito di ciò che serve concretamente ai dirigenti per realizzare al meglio lo smart working. “I direttori del personale delle varie aziende – conclude Paolo Terranova – con cui ci confrontiamo continuamente, ci dicono di notare spesso il bisogno di competenze nuove e diverse in chi, nelle imprese, coordina tecnicamente i progetti di lavoro agile. Un’esigenza, dunque, che viene direttamente dal mondo del lavoro, cui con questo seminario inizieremo a rispondere”.