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C’è mezzo secolo di storia dell’Italia e della Cgil nell’archivio storico di Rassegna Sindacale, pubblicato per la prima volta undici anni fa in occasione dei cinquant’anni del giornale e da pochi giorni aperto nuovamente a tutti – in versione restaurata – per gli anni che vanno dal 1955 al 2004. Nei numeri che vanno dal febbraio 1987 al maggio 1992, appaiono tutte le tematiche destinate a segnare la politica e la società italiana di fine secolo e inizio millennio: Aids e droga, caduta del Muro di Berlino, mafia, Mani pulite.
Speciale: buon compleanno Rassegna
Il 1992 è per l’Italia un anno di cesura: il 17 febbraio l’arresto di Mario Chiesa dà avvio alle inchieste giudiziarie di Mani pulite. Il 23 maggio una potente esplosione sull’autostrada all’altezza di capaci uccide Giovanni Falcone, sua moglie e tre uomini di scorta. Il 19 luglio un’altra autobomba in via D’Amelio provoca la morte di Paolo Borsellino e di cinque uomini della sua scorta. Il sindacato – unitariamente – decide di fare la sua parte, con la consapevolezza di essere chiamato ancora una volta – vedi Brescia, Moro, Rossa, Bologna – a sostenere le istituzioni democratiche del Paese.
Lo scenario politico italiano cambia radicalmente all’inizio del 1994 con la comparsa di due nuove formazioni nel centro destra: Forza Italia e Alleanza nazionale. L’11 maggio dello stesso anno nasce il primo governo Berlusconi. Seguiranno sette anni in cui, tra alterne vicende – il passaggio all’opposizione della Lega e la conseguente caduta dell’esecutivo, il governo tecnico a guida Dini, il centro-sinistra di Romano Prodi e la prima crisi parlamentare del dopoguerra, gli esecutivi D’Alema e Amato –, si entra nel vivo della seconda Repubblica.
Nel maggio 2001 la netta vittoria del centrodestra permette a Berlusconi di varare il suo secondo governo, il più longevo della storia repubblicana. Si giunge così al 20 luglio, quando al G8 di Genova viene colpito a morte Carlo Giuliani. Gli scontri di piazza proseguono anche il giorno seguente e la repressione diventa cieca, indiscriminata e violenta. Le polemiche sui fatti di Genova vengono oscurate però da un evento terribile, destinato a segnare per sempre la storia del pianeta: l’11 settembre cambierà di fatto le coscienze, la politica mondiale, i rapporti tra paesi, cittadini, etnie, religioni.
Un ulteriore salto di cinque anni. Nel 2006 la Cgil festeggia il suo centenario, mettendo in campo un ampio ciclo di celebrazioni, spettacoli, mostre, commemorazioni e convegni. Il momento culminante del Centenario arriva con i festeggiamenti del 29 settembre a Roma, a Palazzo del Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e del 1° ottobre al Teatro degli Arcimboldi di Milano, nella città dove esattamente 100 anni prima era nata la confederazione.
Dal 2005 al 2007, la redazione di Rassegna.it pubblica, con aggiornamento settimanale e mediante il sito 100annicgil.it, video giornalistici sui principali eventi organizzati dall’Associazione Centenario Cgil, raccogliendo e diffondendo contenuti multimediali prodotti dalle strutture categoriali e locali. In seguito, e fino al 2014 (anno nel quale viene chiuso), il sito 100annicgil.it si trasforma in un archivio digitale di quelle medesime iniziative, della memoria e della storia del sindacato. I video, versati in bassa definizione all’Archivio storico Cgil nazionale, sono oggi consultabili nella sede dell’Archivio stesso, in via dei Frentani 4/a, a Roma.
Ottobre 2015. La storia del passaggio di Rassegna Sindacale all’online – o meglio, della fusione tra lo storico giornale fondato nel 1955 da Giuseppe Di Vittorio e la più giovane Rassegna.it (nata nel 1999) – è storia recente. La sintesi che ne è scaturita è quella di un quotidiano online in piena regola, intenzionato a raggiungere un pubblico più vasto rispetto agli addetti specializzati e a far “passare” le notizie sindacali al di là del muro del silenzio, ma impegnato anche “nel rilanciare e rafforzare la funzione di far dialogare centro e periferia delle strutture Cgil, valorizzando le iniziative e le campagne di cui la confederazione, a cadenza sempre più regolare, si fa promotrice”.
Ilaria Romeo è responsabile dell’Archivio storico Cgil nazionale