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Saranno poco meno di 1.5 milioni i contribuenti del Lazio che beneficeranno del taglio delle tasse concordato dal governo con Cgil, Cisl e Uil. "Questo è un risultato importante, ma deve essere il primo passo di una più complessiva riforma fiscale imperniata sulla progressività e che promuova lo sviluppo", commenta in una nota la Cgil di Roma e del Lazio.
Il 70% dei lavoratori dipendenti della regione beneficerà del taglio delle imposte per i lavoratori dipendenti. In particolare, quasi 450 mila lavoratori della fascia tra 26 mila e 40 mila euro si aggiungeranno al milione e 50 mila di percettori del bonus di 80 euro (che vedranno comunque aumentato lo sgravio in busta paga).
"Ora ci aspettiamo che lo stesso percorso venga avviato con il confronto con i sindacati anche dagli enti locali del territorio - commenta la Cgil - Roma rimane infatti una delle città italiane dove si pagano più tasse e sono tantissimi i Comuni di tutte le province laziali dove negli ultimi anni sono state aumentate le addizionali comunali. Nel Lazio inoltre le addizionali Irpef sono tra le più alte".
Secondo il sindacato, serve "un'azione delle amministrazioni locali per dare una risposta anche ai pensionati (oltre un milione e mezzo nella regione) attualmente esclusi dalla norma nazionale. "Un'ingiustizia che va sanata a livello nazionale, ma che dovrà trovare risposte anche nel territorio", conclude la Cgil di Roma e Lazio.