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Non si è presentato all'incontro con i sindacati che lui stesso aveva convocato per oggi (20 luglio) a Palazzo d'Orleans, sede della Regione Sicilia. Uno sgarbo, quello del presidente Rosario Crocetta, che non è andato già ai lavoratori dei consorzi di bonifica e ai sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil hanno deciso di riunirsi in assemblea permanente e occupare la sala blu della Presidenza della Regione.
"Fino a quando il presidente non avrà dato risposte alle attese dei 1100 lavoratori degli 11 consorzi di bonifica, non ci muoveremo da qui" hanno detto i sindacati, secondo quanto riporta Adnkronos. Ma intanto il presidente era nella sede del suo movimento 'Il Megafono', a tenere una conferenza stampa in cui annunciava la sua ricandidatura.
Una scelta che ha amplificato ulteriormente la rabbia dei lavoratori, che denunciano la "sistematica latitanza di interlocutori politici e istituzionali". Crocetta, fanno sapere i sindacati, aveva mandato a partecipare all'incontro tecnici dell'ufficio di presidenza. Ma questo non è bastato. "Non escludiamo di promuovere azioni di lotta fino al blocco dei servizi, qualora non dovessimo essere ricevuti o, se ricevuti, qualora le risposte dovessero essere solo vaghe e inadeguate", sottolineano Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil.
Tre i punti principali su cui Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil dicono di attendere risposte dal presidente della Regione: “l’immediata liquidazione della seconda semestralità 2017”. “La Regione – spiegano – ha nel cassetto 16 milioni, attendiamo che distribuisca le risorse che ci sono dovute”; il varo di una norma che chiarisca la posizione giuridica dei lavoratori che dal tempo determinato dovranno passare a tempo indeterminato per effetto delle sentenze della corte d’Appello di Catania; la liquidazione delle spettanze erogabili in forza della legge regionale 8 del 2017, relative agli anni 2015-2016, maturate e non pagate.