“La previsione di rimodulare il contributo pubblico, già previsto dalla vigente normativa per la gestione della procedura di liquidazione coatta dell’ente strumentale Croce Rossa Italiana, è stata stralciata dalla stessa presidenza del Consiglio dei ministri dallo schema del decreto fiscale che accompagna la manovra economica per il 2019”. Ad affermarlo in una nota unitaria sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa che sottolineano come “tale previsione si rendesse necessaria per la definizione ordinata e corretta della gestione commissariale, in particolare a salvaguardia dei fondi per il Tfr del personale dell’Ente, transitato obbligatoriamente in mobilità al 31 dicembre 2017”.
“Insomma - rimarcano Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa - nessun presunto regalo per il Commissario che gestisce la procedura di liquidazione della Croce Rossa ma soltanto una soluzione tecnica, ad invarianza di spesa per la finanza pubblica, individuata dai competenti uffici del ministero dell’Economia e finanze per garantire la tutela previdenziale dei lavoratori, ora transitati presso altre amministrazioni, nonché l’abbattimento del contenzioso delle cause di lavoro ed il corretto compimento di tutte le operazioni necessarie alla chiusura della gestione commissariale”.
“Non è accettabile che gli ex lavoratori della Croce Rossa, che già hanno subìto gravi danni dal punto di vista professionale e personale, possano ora non essere tutelati dal punto di vista previdenziale, mettendo in pericolo le risorse da destinare al Tfr”, affermano le tre federazioni, chiedendo “l’immediato ripristino della previsione normativa nell’ambito dello schema del decreto fiscale”.
Croce Rossa, sindacati: salvaguardare i crediti previdenziali del personale in mobilità
16 ottobre 2018 • 17:00