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Sono 2.074 i dipendenti della Croce Rossa in mobilità a seguito della riforma dell’organizzazione. L’elenco del personale da ricollocare è stato pubblicato sul sito del ministero della Pubblica amministrazione dedicato alla mobilità. I lavoratori dovranno essere riassorbiti nelle altre amministrazioni, comprese le strutture sanitarie, ma è evidente che tra i lavoratori serpeggi una notevole apprensione. “Chiediamo un incontro urgente al governo per tranquillizzare il personale affinché, da qui a quando verranno ricollocati, possano svolgere un’attività e avere una retribuzione” commenta il segretario nazionale della Funzione pubblica Cgil Salvatore Chiaramonte: “Già si sono registrati ritardi nel pagamento degli stipendi, c’é la preoccupazione che i pagamenti possano addirittura essere interrotti nei prossimi mesi”.
La riorganizzazione della Croce Rossa è prevista dal decreto legislativo 178 del 2012 (che applica una legge del 2010). Ai 2.074 in mobilità (di cui il 40 per cento a Roma) si aggiungono in uscita altri 57 lavoratori, che sono quelli che raggiungono entro l’anno i requisiti per il pensionamento. “Occorre fare in fretta, ricollocando il prima possibile il personale” aggiunge il segretario nazionale Chiaramonte, sottolineando che “una parte significativa di questi lavoratori svolge la propria attività nel soccorso sanitario, sulle ambulanze, è quindi facilmente ricollocabile nelle Asl”.