Una stretta a stipendi e consulenze nelle società pubbliche. Lo prevede la bozza di decreto all'esame del Consiglio dei ministri. Le società dovranno adeguarsi ai divieti che vengono posti a tutte le amministrazioni pubbliche.

Le disposizioni che stabiliscono a carico delle amministrazioni pubbliche "divieto o limitazioni alle assunzioni di personale si applicano - si legge - in relazione al regime previsto per l'amministrazione controllante, anche le società a partecipazione pubblica totale o di controllo che siano titolari di affidamenti di servizi in house, ovvero che svolgano funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale, ovvero che svolgono attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica". Queste società "adeguano inoltre le proprie politiche di personale alle disposizioni vigenti per le amministrazioni controllanti, in materia di contenimento degli oneri contrattuali e delle altre voci di natura retributiva o indennitaria e per consulenze".