Servono subito più equità e sviluppo, nelle scelte che il Governo sta prendendo, altrimeni a settembre si rischia "un'esplosione sociale". A lanciare l'allarme è il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, intervistato da il Corriere della Sera.
"Sono state fatte scelte che in molti casi finiscono per toccare sempre gli stessi, per esempio i lavoratori e gli enti
locali", sottolinea Pisapia. "I tagli ai Comuni impediscono di dare risposte di sviluppo e di aiuto concreto ai cittadini. Perché non si sono toccati i grandi patrimoni e la finanza? Si sarebbe evitato di tartassare chi è già in difficoltà".
Per il primo cittadino di Milano i segnali concreti che l'esecutivo deve dare sono "non solo annunciare ma pagare i
crediti delle aziende fornitrici e i rimborsi Iva", e "far partire gli investimenti al più presto: se a settembre non si vedranno nuovi cantieri, nuove assunzioni, c'è il rischio - ribadisce - che la situazione esploda".
In merito all'Imu, Pisapia dice no alla rivolta fiscale, perché "diventa un aiuto all'evasione e non un contributo per modificare una norma ritenuta ingiusta". L'imposta, torna a dire, "è municipale, e tutto il ricavato serve ai Comuni per finanziare e pagare servizi che creano occupazione".
Crisi: Pisapia, cambiare politica o esplosione sociale
30 aprile 2012 • 00:00