'Sara' il Parlamento a decidere se i provvedimenti del governo per affrontare la crisi finanziaria meritano un voto bipartisan. Risolto questo aspetto della crisi, bisogna prevenire ora gli effetti sull'economia reale. Questa e' la parte piu' consistente che il governo deve affrontare'. A dirlo è il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani: “Io dico che le scelte europee sono corrette e servono a tamponare la crisi dei mercati finanziari'. Per il leader della Cgil 'finalmente e' stata imboccata la strada giusta, facendo le due cose di cui c'era bisogno: da un lato una politica concertata fra tutti i Paesi europei, dall'altro un insieme di garanzie per rimuovere il vero problema, cioe' i prestiti interbancari, la circolazione della liquidita' tra banca e banca'.

Per il segretario della Cgil le conseguenze sull'economia reale della crisi finanziaria sono 'i piani di sviluppo delle imprese, le crisi industriali e, per quello che ci riguarda, il livello dell'occupazione e dei redditi di lavoratori e pensionati'. Epifani chiede al governo “investimenti a sostegno di tutti i settori anticiclici, qualche idea di politica industriale, un tavolo per governare le crisi industriali a partire da quelle che riguardano Fabriano e la Antonio Merloni'. E poi, ha concluso, 'bisogna sostenere un po' di redditi, soprattutto quelli piu' bassi e quelli dei pensionati, perche' con la crisi che si annuncia e il raffreddamento dell' economia chi e' a reddito fisso stara' peggio'.

Il decreto salva banche del governo