A pochissimi giorni dalla visita del premier italiano Mario Monti a Wall Street per illustrare le misure e le riforme decise dal suo esecutivo al presidente Barack Obama ma anche alla comunità finanziaria statunitense, Moody's declassa di nuovo l'Italia. L'agenzia statunitense, che aveva già bocciato le misure contenute nel "decreto salva Italia" bollandole come recessive, ha abbassato ancora una volta il rating del nostro Paese portandolo da A2 ad A3 e lasciando intravedere nuovi tagli se la situazione dell'Eurozona non migliorerà.
Gli analisti di Moody's - che hanno tagliato anche il rating di Spagna e Portogallo e minacciano la tripla A di Francia, Regno Unito ed Austria - vedono alcuni punti deboli che condizionano il nostro Paese. Innanzitutto le incertezze legate alla situazione in Europa: dal rischio defualt della Grecia alle difficoltà che i leader stanno ancora dimostrando nel mettere a punto una valida rete di protezione del sistema finanziario e una riforma delle proprie istituzioni. Senza contare le prospettive economiche in via di costante deterioramento, soprattutto in alcuni Paesi tra cui proprio l'Italia.
Crisi: Moody's declassa ancora l'Italia
Taglio al rating da A2 a A3 con outlook negativo
14 febbraio 2012 • 00:00