Il 60 per cento degli italiani condivide l’occupazione delle fabbriche per difendere il lavoro. Una maggioranza ancora più vasta (8 su 10) appoggia le protesta davanti alle aziende o chi scende in piazza con la Cgil (65 per cento). Ma il consenso riguarda anche le manifestazioni di dissenso più spontanee: il 25 per cento approva perfino i sequestri dei dirigenti d'azienda da parte di tecnici e operai. È quanto emerge dalla 24esima indagine dell’osservatorio Demos-Coop pubblicata oggi (23 dicembre) su Repubblica. Dal dossier emerge anche che il 18 per cento degli italiani ha un parente che ha perso il lavoro a causa della crisi. La fine della recessione, per gli intervistati, è ancora lontana: il 38 per cento pensa che durerà ancora per almeno un paio d'anni.