Tornano a calare le vendite al dettaglio in Italia. Ad aprile l'Istat registra una flessione dello 0,5% su base annua e una discesa dello 0,3% su base mensile. L'Istituto di statistica sottolinea che la flessione tendenziale di aprile, dopo il rimbalzo di marzo, deriva soprattutto da una riduzione delle vendite dei prodotti alimentari (-2%).
Nell'ultimo trimestre (periodo febbraio-aprile) l'indice destagionalizzato del valore del totale delle vendite al dettaglio è aumentato dello 0,1 per cento rispetto ai tre mesi precedenti. Nello stesso periodo, le vendite di prodotti alimentari hanno segnato una flessione dello 0,1 per cento, mentre quelle di prodotti non alimentari hanno registrato una variazione positiva della stessa entità.
La diminuzione dello 0,5 per cento registrata nel confronto con il mese di aprile 2009 per il totale delle vendite deriva da una flessione dell'1,7 per cento per le vendite della grande distribuzione e da un aumento dello 0,3 per cento per quelle delle imprese operanti su piccole superfici.
Guardando da vicino la grande distribuzione, si nota come le vendite abbiano registrato diminuzioni sia per i prodotti alimentari (-2,8%), sia per i prodotti non alimentari (-0,7%). Sempre con riferimento alla grande distribuzione, sono gli ipermercati ad avere registrato la flessione più marcata (-3,2%), mentre gli esercizi specializzati hanno segnato l'aumento maggiore (+0,5%).
Quanto ai prodotti non alimentari, ad aprile 2010 la maggior parte dei gruppi merceologici ha mostrato risultati positivi. Al contrario, variazioni negative hanno riguardato 'dotazioni per l'informatica, telecomunicazioni, telefonia (-3,3%) e 'cartoleria, libri, giornali e riviste (-1,5%).
Crisi: Istat, ad aprile giù vendite dettaglio (-0,5%)
24 giugno 2010 • 00:00