"Il Pil scende del 6%, la contrazione dei consumi è attesa a -2,5%, il tasso di disoccupazione sta raggiungendo le due cifre, mentre la cassa integrazione aumenta a dismisura (comportando ricadute sul potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso di 980 Euro annui), tuttavia, gli italiani, per l’Isae, sono felici e contenti". A denunciare il paradosso è la Federconsumatori che in una nota contesta i dati dell'Isae.

“Crediamo di poter dire che non c’è cosa, più offensiva per l’intelligenza dei cittadini del nostro Paese e francamente non si riesce a comprendere perché vi sia una totale discrasia tra la situazione reale e le indagini che fa questo istituto”, sostiene Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori.

"Ancora più grave - prosegue Trefiletti - è che l’Isae è dipendente delle istituzioni pubbliche, e quindi fa nascere il sospetto che le analisi risentono dell’influenza di chi desidererebbe, ma purtroppo non trova riscontro nella realtà, che le cose vadano meglio. Consigliamo al Ministero del Tesoro, se vuole conoscere veramente la realtà sulle condizioni della famiglie, di rivolgersi alla Federconsumatori".

"Purtroppo - sostiene ancora l'associazione di consumatori - si comprende con facilità il perché di tali affermazioni. Sbandierando una fiducia dei consumatori alle stelle, infatti, non si fa altro che sostenere il Governo nella sua politica di sostegno a banche, imprese e poteri forti, a discapito delle famiglie, a favore delle quali vengono varate solo manovre marginali ed inadeguate, con un esborso, tra Social Card e Bonus Famiglie, di appena 850 milioni di Euro".

Secondo Federconsumatori "ci sarebbe bisogno di ben altro per sostenere il potere di acquisto delle famiglie e rilanciare i consumi, a partire da una detassazione per la famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati, di 100 Euro al mese e dall’assegnazione di sostegni per i disoccupati e per i lavoratori precari che perdono la propria occupazione".