"Nel mondo dei tessili l’utilizzo dei contratti di solidarietà è stata, ed è ancora di più oggi, una scelta che viene praticata”. Lo afferma in una nota la segretaria generale della Filtea Cgil, Valeria Fedeli. “Nella cultura, nelle politiche e nelle contrattazioni del sindacato tessile, la difesa massima possibile dell’occupazione, e di quella femminile in particolare, attraverso l’utilizzo flessibile dell’orario di lavoro, e nei casi di crisi e riorganizzazione con l’utilizzo primario dei contratti di solidarietà, è stata, e lo è ancora di più oggi, una scelta che viene praticata”, prosegue Fedeli.

La segretaria generale dei tessili della Cgil fa sapere che già 36 aziende hanno accettato e negoziato l’utilizzo dei contratti di solidarietà, “per tenere nell’impresa il numero maggiore possibile di persone e di professionalità".  "Per questo - prosegue -abbiamo particolarmente condiviso la scelta del Direttivo della Cgil di rendersi disponibile, al tavolo generale per affrontare la crisi economica che ci auguriamo il governo convochi rapidamente, e a verificare la corretta percorribilità delle proposte avanzate dalla Cisl e dal ministro Sacconi sul tema dei contratti di solidarietà ". Conclude Fedeli:  "E' necessaria l’estensione degli ammortizzatori anche a chi ne è oggi sprovvisto, insieme al rilancio, e a utili modifiche verso questo fine, di strumenti già disponibili. C’è, infine, bisogno che si faccia la riforma degli ammortizzatori sociali per renderci più europei nella tutela delle persone".