Si tiene domani lo sciopero generale di 24 ore proclamato dai sindacati di base (RdB, SdL Intercategoriale e Cobas). La protesta è stata indetta per sollecitare misure anticrisi al governo tra cui il blocco dei licenziamenti, l'introduzione del reddito minimo garantito a tutti, l’estensione agli atipici della cassa integrazione all'80% del salario e la richiesta di ritiro della riforma Brunetta nella pubblica amministrazione. La manifestazione principale si terrà a Roma con un corteo da piazza della Repubblica a piazza San Giovanni a partire dalle 10.
Cobas, Cub e Sdl hanno indetto lo sciopero per "dare una forte risposta alla valanga di licenziamenti in corso, ai massicci tagli alla scuola pubblica con l'espulsione in massa dei precari, alla chiusura di tante aziende, all'attacco al contratto nazionale, alla xenofobia e al razzismo". Obiettivo è "l'unificazione e la generalizzazione delle lotte in corso per il blocco dei licenziamenti, messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, delle scuole e dei trasporti, assunzione stabile dei precari e re-internalizzazione dei servizi, fine del monopolio di Cgil-Cisl-Uil sui diritti sindacali".
In occasione dello sciopero, annunciano i tre sindacati, si fermeranno i trasporti urbani, quelli ferroviari, aerei e marittimi, le scuole, la sanità, i ministeri e gli uffici, le fabbriche.
Crisi, domani sciopero generale sindacati di base
22 ottobre 2009 • 00:00