Un nuovo segnale sulla profondità della crisi economica e sulle sue conseguenze sociali: a settembre la domanda di credito da parte delle famiglie italiane ha fatto segnare una nuova brusca battuta d'arresto. In particolare la richiesta di mutui registra un calo del -23% rispetto allo stesso periodo del 2010, dopo un semestre in cui la decrescita è risultata già in doppia cifra. E' quanto emerge dall'analisi del patrimonio informativo di Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi a oltre 78 milioni di linee di credito.

"Purtroppo le aspettative delle famiglie italiane si stanno nuovamente e repentinamente deteriorando", commenta Enrico Lodi, Direttore Generale Credit Bureau Services di Crif -. La mancanza di una chiara prospettiva sul futuro, collegata ai crolli dei mercati finanziari, le tensioni sul debito sovrano e i ripetuti interventi correttivi sul bilancio dello Stato inducono una parte crescente delle famiglie italiane, che si confermano 'formiche' e non 'cicale', a rinviare non solo gli acquisti (che trovano la sua misura nel calo della domanda di credito finalizzato), ma anche gli investimenti (misurati dal calo della domanda di mutui)".