"Le risorse per il risanamento e la crescita si devono reperire da una seria tassazione delle grandi ricchezze, dei grandi immobili e da un contributo di solidarietà sui redditi alti ed una rigorosa lotta all'evasione fiscale che non guardi in faccia nessuno'.Lo sostiene Susanna Camusso, segretario generale Cgil, in una lettera inviata a 'La Repubblica'.

"Parlare di crescita non significa solo parlare di Pil - continua Camusso - ma di lavoro, di occupazione, di qualità dei servizi, di sostenibilità ambientale. E' indispensabile un piano per l'occupazione giovanile e la stabilizzazione del precariato. Lo si può aiutare con la riduzione del carico fiscale sulle aziende e con incentivi all'assunzione e alla stabilizzazione. Lo si può finanziare con il rispristino di una tassa di successione che non escluda i patrimoni societari".

"Quest'idea di crescita presuppone occupazione stabile e qualificata, nonché un sistema di diritti e regole certe; facendo la nostra parte abbiamo definito l'accordo del 28 giugno - conclude Camusso - Per lo stesso motivo siamo impegnati a cancellare l'articolo 8 della manovra, emblematico della negazione dello sviluppo da parte del Governo che pensa si possa cancellare il Diritto del lavoro".

Poi un passaggio sul tema della riforma delle pensioni: "Confindustria non può pensare che la crescita della nostra economia possa derivare dall'allungamento dell'età pensionabile", sottolinea Susanna Camusso. "Il fondo lavoratori dipendenti è in equilibrio e non può essere intaccato per fare cassa", anche perché "il teorico risparmio dell'età pensionabile è in realtà un gigantesco costo che produce disoccupazione femminile e giovanile".