"Oggi quando si parla di Cpl Concordia si parla di camorra, corruzione, connivenza con la politica, e ci si dimentica che ci sono 1.300 lavoratrici e lavoratori che rischiano il posto di lavoro. Ci sono professionalità, capacità, in grado di competere sul mercato e di produrre un buon lavoro: esperienze, famiglie, che rischiano di essere spazzate via con un colpo di spugna". Così in una nota Cgil Emilia Romagna e Modena.
"Le indagini della magistratura hanno palesato un sistema fondato sulla corruzione, che ha anche collaborato con la malavita organizzata, che deve essere colpito e 'bonificato' – continua la nota –. Siamo di fronte ad una realtà che, secondo quanto scaturito dalle indagini e dalle informazioni fornite dai media, si occupava di acquistare e distribuire i libri di Tremonti, Brunetta, D'Alema, o di sponsorizzare la politica (da destra a sinistra), o penetrare alcune aree del sud in accordo con i Casalesi".
Per questa ragione, dopo i primi accordi di cassa integrazione straordinaria e in deroga, sottoscritti
lo scorso 1 Settembre, nell'incontro convocato per il prossimo 9 ottobre al ministero del Lavoro cercheremo di convenire un accordo sulla cassa integrazione per i lavoratori che operano negli appalti o unità produttive sottoposte ad interdittiva prefettizia", dice la Cgil.
Cpl Concordia, Cgil: preoccuparsi del futuro dei lavoratori
6 ottobre 2015 • 18:34