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Dal 19 novembre al 4 dicembre una carovana di studenti medi e universitari attraverserà il paese, da Nord a Sud, un viaggio attraverso scuole, università, luoghi di lavoro e spazi sociali per costruire un percorso ampio di mobilitazione ed elaborazione verso lo sciopero generale del 5 dicembre.
Dichiara Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari: “Il Governo ci propone riforme in nome dei giovani e degli studenti, ma i provvedimenti che porta avanti, dal Jobs Act alla Legge di Stabilità, non intervengono davvero per migliorare la nostra condizione e sembrano basati, piuttosto,su interessi politici ed economici parziali e ben definiti. Il confronto è solamente formale mentre noi crediamo che il cambiamento parta ascoltando le nostre generazioni, il mondo dell’istruzione, e del lavoro. Abbiamo il 43% di disoccupazione giovanile, più di due milioni di Neet, disuguaglianze e precarietà che ormai sono comuni a tutto il mondo del lavoro e dell’istruzione: non possiamo permetterci solo slogan”.
Prosegue Alberto Irone, Portavoce della Rete degli Studenti Medi: “Il nostro Paese è ormai attraversato da forti spinte individualiste, a partire dall’istruzione, dove si cerca di imporre una logica di competizione ed esclusione mascherandola dietro una presunta meritocrazia. Esistono però una pluralità di realtà studentesche, sociali, culturali e sindacali, che portano avanti esperienze innovative di mutualismo, rappresentanza, creazione di spazi sociali; che hanno idee e proposte per il lavoro, l’istruzione, l’economia del nostro Paese: vogliamo incontrarle e costruire insieme a loro un percorso verso lo sciopero generale e oltre”.
Conclude Scuccimarra: “Il nostro viaggio attraverserà tutto il Paese, da Venezia a Palermo, con assemblee, iniziative e manifestazioni. Percorreremo l’Italia delle generazioni precarie, creando spazi di confronto e di proposta; incontreremo studenti, praticanti, giovani precari di tutti i settori, dalla ricerca al commercio, e racconteremo tutto sul sito www.direzionediritti.it , tramite un diario quotidiano fatto di video, interviste e contributi anche da parte di giornalisti, economisti, esponenti del mondo della cultura e della scienza. Tappa conclusiva del nostro viaggio sarà lo sciopero generale del 5 dicembre, dove porteremo in Piazza le nostre rivendicazioni e proposte di cambiamento”.