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Scoppia il caso corruzione nell'indagine 'Sistema', l'Anas chiude i cantieri e 800 lavoratori non vanno a lavorare. E' l'allarme lanciato dalla Fillea Cgil. Stamane, 20 marzo, infatti, Anas ha disposto il blocco dei cantieri del 3^ Macrolotto, seconda parte, della Salerno -Reggio Calabria. Si tratta del tratto Campotenese-Laino Borgo, in provincia di Cosenza, e la causa sarebbe nella mancanza del direttore dei lavori, quello Stefano Perotti indagato in questi giorni nell’ambito dell’indagine “Sistema".
“Nelle prossime ore capiremo da Anas quanto potrà durare tale blocco. Da parte sua il contraente generale, Italsarc, sta provvedendo attraverso le circa 55 imprese in subappalto alla messa in sicurezza degli impianti”, afferma Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil. Da domani, quindi, continua il sindacalista, "800 lavoratori non torneranno a lavorare. O meglio, da domani 800 lavoratori rischiano di pagare per le colpe di altri, corrotti, corruttori e di un sistema di regole sbagliato e opaco."
Un sistema che per il segretario Fillea "ha origine nella legge obiettivo e nell'istituto del contraente generale che, come diciamo da anni, sono stati un autentico fallimento, inadeguati sia allo scopo di realizzare opere nei tempi e con costi certi, ma anche all'intento di garantirne il rispetto della legalità , della sicurezza e della qualità del lavoro.” Per la Fillea “ occorre subito dare risposte certe ed immediate agli 800 lavoratori - operai, impiegati, tecnici - o con la ripresa dei lavori nel pieno rispetto di sicurezza e legalità , o con idonei ammortizzatori sociali.”
"Questa vicenda “conferma quanto diciamo da anni: oltre alle responsabilità e colpe dei singoli, che risponderanno delle loro azioni illecite alla magistratura, cui va la nostra riconoscenza per l’impegno inesauribile nella lotta all’illegalità e al malaffare” prosegue Schiavella “esistono evidenti e gravi responsabilità dei governi: innanzitutto per aver scritto regole che di fatto hanno favorito un sistema di appalti delle opere pubbliche permeabile al malaffare, e poi per non aver cambiato quelle stesse regole, una volta chiaro il loro fallimento".
"Cosa vuole fare, a questo punto, il governo Renzi?” domanda in conclusione il numero uno Fillea “fino ad oggi la riforma della legge sugli appalti non è stato nella agenda delle sue priorità . Le vicende di queste ultime ore mostrano quanto invece sia importante, ma si faccia attenzione a non proseguire sulla strada sbagliata percorsa da questo e dai precedenti governi, che sventolando la bandiera della semplificazione hanno di fatto abbassato il sistema delle regole, con le conseguenze devastanti che oggi sono sotto gli occhi di tutti.”