Cgil, Cisl e Uil della Liguria chiedono un incontro urgente alla Regione per affrontare le considerevoli problematiche insorte nei luoghi di lavoro pubblici e privati a causa dell'emergenza epidemiologica. “Pur in presenza di un’evidente fragilità demografica, proprio perché condividiamo l’esigenza di scongiurare inutili allarmismi, riteniamo sia fondamentale adottare con tempestività protocolli di puntuale informazione e prevenzione”, spiegano i sindacati: “L’accesso al pubblico va correttamente gestito per evitare assembramenti di persone, e comunque bisogna dotare il personale di tutti i presìdi igienico-sanitari atti a limitare al minimo il rischio contagio. Va pertanto implementata l’attività pubblica da remoto, facilitando il ricorso a qualsiasi forma di lavoro a distanza, che va estesa anche ai lavoratori privati, anche per agevolare le famiglie con figli in età scolare”.
I sindacati rilevano la necessità di “intervenire immediatamente per recuperare le risorse economiche al fine di tutelare quei lavoratori che, avendo sospesa l’attività, non dispongono di adeguati ammortizzatori sociali. I primi a fare le spese della sospensione dell’attività didattica prevista dall'ordinanza sono proprio i lavoratori delle mense scolastiche, gli educatori delle cooperative insieme ai lavoratori dello spettacolo e a quelli delle attività culturali e museali, che sono da oggi senza stipendio”.
I segretari generali di Cgil (Federico Vesigna), Cisl (Luca Maestripieri) e Uil (Mario Ghini), infine, sottolineano come sia “grande la preoccupazione per tutto il sistema produttivo, ma particolare attenzione meritano le attività portuali che rischiano un vero e proprio cortocircuito. Nella consapevolezza che obiettivo comune è la salute dei cittadini occorre operare per minimizzare l’impatto dei provvedimenti sul sistema produttivo e sulla condizione materiale dei lavoratori”.