“Martedì 8 novembre, dopo ore di acceso confronto con l’attuale amministrazione giudiziaria e il direttore generale, abbiamo ritenuto di non sottoscrivere un verbale d’incontro che smentiva quanto già concordato precedentemente e abbiamo annunciato la proclamazione di una assemblea generale con tutti i 1.700 lavoratori”. A dirlo sono Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma e Lazio, in merito alla situazione della Cooperativa Capodarco.
“Registriamo con rammarico il mancato rispetto del verbale firmato lo scorso 20 ottobre” scrivono i sindacati: “Nell’incontro la Cooperativa ha comunicato la temporanea ‘sospensione’ dell’erogazione con la busta paga del prossimo 15 novembre ai circa 1.700 soci-lavoratori della quota parte della solidarietà che il ministero del Lavoro ha già restituito e spettante alla Cooperativa. Risorse queste che in passato, per effetto di diversi accordi sindacali, sono già state erogate al personale. Parliamo d’importi che variano dai 200 agli 800 euro, bloccati per motivi che le organizzazioni sindacali contestano con forza”.
“Il tutto s’inserisce all’interno di un quadro assai complesso e fortemente stressato a causa di azioni intraprese unilateralmente dall’amministrazione della Cooperativa, senza confronti e/o le dovute informative preventive, relative a riorganizzazioni della turnistica dei call-center e la chiusura di alcune sedi, fra tutte quella di Frosinone, senza avere ancora oggi la garanzia totale che tutti i lavoratori impiegati in quella provincia, possano continuare operare nel loro territorio attraverso il telelavoro” prosegue la nota.
Tutto questo, concludono Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma e Lazio, “lo esporremo nell’assemblea generale con tutti i lavoratori della Capodarco che abbiamo indetto per venerdì 18 novembre, a partire dalle ore 15 a Pomezia (in via Santo Domingo), annunciando lo stato di agitazione e analizzando con tutti loro le azioni di lotta da portare avanti per la tutela dei loro diritti, qualora non dovesse giungere tempestivamente lo sblocco del pagamento di quanto già concordato tra le parti”.