Le cooperative del territorio comasco dovranno sottostare a regole fisse sull’orario di lavoro e sulla paga dei dipendenti che lavorano in case di riposo, centri diurni e altre strutture residenziali che garantiscono il servizio 24 ore al giorno. Sembra scontato ma non è: “C’è voluto più di un anno per arrivare all'accordo sulla mensilizzazione dello stipendio e la regolamentazione della banca ore”, racconta Alessandra Ghirotti (Fp Cgil), in un articolo di Angela Amarante pubblicato sul periodico di informazione sindacale della Fp Cgil Lombardia "PubblicAzione". L’intesa, siglata dai sindacati delle funzioni pubbliche con Centrali cooperative Confcooperative e Insubria, LegaCoop Como, garantisce il monte ore stabilito dal contratto, rende obbligatoria la maggiorazione sul pagamento degli straordinari, regola il recupero delle ore. “Se finora le cooperative hanno stabilito come preferivano gli orari di lavoro, in alcuni casi pagando anche in ritardo, ora non potranno più farlo" spiega Ghirotti: "L’accordo è sperimentale, dovremo misurarlo. Ma nelle gare d’appalto garantirà anche una concorrenza più corretta, alla pari, specie tra cooperative con sede extraterritoriale”. Grazie a un accordo siglato un anno fa, i lavoratori stanno ricevendo anche l’Erp, mentre prima non tutte le associazioni lo pagavano.
Coop sociali, firmato accordo "sperimentale" a Como
9 gennaio 2017 • 12:06