Le assemblee dei lavoratori e gli attivi dei delegati di Coop Centro Italia hanno approvato l’accordo siglato lo scorso 27 aprile per il protocollo di gestione del piano industriale 2016/2019 e l’annessa riorganizzazione del gruppo, a seguito dell’acquisizione della rete Superconti. L’accordo interessa circa 3.500 lavoratori, distribuiti nelle nove province in cui è presente il gruppo. “Un accordo sofferto – spiegano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Perugia – che prevede sacrifici nel breve periodo, ma apre una prospettiva importante per il futuro del gruppo”.
Il sindacato sottolinea il risultato ottenuto, soprattutto in merito alla gestione degli esuberi, in quanto è salvaguardata la totalità dell’occupazione, mentre l’azienda ha rinunciato alla terziarizzazione delle attività del magazzino Coop di Castiglione del Lago. L’accordo prevede inoltre che i dipendenti in esubero del magazzino siano tutti ricollocati nei punti vendita; mentre ai dipendenti dell’appalto del magazzino di Terni sarà applicata la clausola sociale. “La clausola sociale è un risultato fondamentale “che libera i lavoratori in appalto dalla precarietà occupazionale”.
Gli esuberi che si determineranno nella rete Superconti, a causa della chiusura dei negozi di abbigliamento, saranno ricollocati nella rete vendita della società stessa; questo non consentirà di assorbire completamente gli esuberi, pertanto è previsto un piano di strumenti che consentirà a breve e a medio termine di gestire le criticità, evitando un impatto traumatico sull’occupazione ed escludendo licenziamenti coatti.
La Cooperativa ha intanto confermato i 50 milioni di euro di investimento, l’intenzione di aumentare di 500 unità la forza lavoro nei prossimi anni e ha ribadito la centralità di Castiglione del Lago, dove sono situati la sede ed il magazzino, anche con la nuova conformazione dell’impresa, che puntando a fare importanti investimenti nel Lazio e avendo ad oggi una presenza importante nella provincia di Terni avrebbe un baricentro più spostato al sud. Le parti si sono inoltre impegnate a gestire di concerto tutti i processi di riorganizzazione che si determineranno e a mantenere costante il dialogo con le istituzioni locali, confermando in questo modo la peculiarità della cooperazione di garantire un rapporto coi territori in cui opera e rilanciando il ruolo della concertazione con le istituzioni quale strumento indispensabile a sostegno dei processi di cambiamento.