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È partita nelle campagne dell’Alto Bradano l’attività del sindacato di strada della Flai Cgil Potenza e Basilicata che vede impegnata l’organizzazione sindacale nei luoghi di lavoro o nei posti di ritrovo dove vengono a volte ingaggiati i migranti occupati nella raccolta del pomodoro dai caporali, incontrando i lavoratori, diffondendo materiale informativo e contratti tradotti in diverse lingue, fornendo supporto circa i servizi.
“Dalle verifiche effettuate – fanno sapere il coordinatore Flai Cgil Basilicata Vincenzo Esposito e il segretario generale Flai Cgil Potenza Giuseppe Burdi - è emerso che attualmente il centro di accoglienza all’ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio ospita circa 290 lavoratori stagionali e sono in piena funzione tutti i servizi previsti: poliambulatorio, mensa, servizi igienici, attività del centro per l’impiego, servizio navetta per il trasporto dei braccianti dal centro di accoglienza ai campi grazie alle risorse messe a disposizione da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Basilicata e le organizzazioni di categoria Cia, Coldiretti e Confagricoltura che hanno rinnovato l’accordo per rafforzare la lotta al caporalato sul territorio. Il trasporto, infatti, è uno dei settori su cui maggiormente prendono piede le forme di illegalità legate al lavoro stagione in agricoltura che è anche causa dei tragici incidenti stradali come quelli che si sono verificati lo scorso mese di agosto nel foggiano e, in ultimo, in Val d’Agri.
La messa a regime del centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio e l’attuazione delle legge nazionale 199 del contrasto al caporalato che prevede sanzioni penali sia per le imprese sia per i datori di lavoro che si servono del caporale per reperire manodopera in agricoltura – precisano Esposito e Burdi – danno la percezione che in quest’area della Basilicata ci sia effettivamente meno spazio per meccanismi di illegalità.
Da un lato, dunque, la soddisfazione per quanto fatto sin qui fatto grazie anche all’azione unitaria dei sindacati. Dall’altro, il rammarico per aver constatato in contrada Matinelle la costruzione dell’ennesima baraccopoli da parte di circa 300 migranti. Chiediamo pertanto alle autorità competenti – concludono – di intervenire affinché vengano salvaguardati i lavoratori e le condizioni di legalità necessarie per uno sviluppo del settore nel territorio e al Prefetto di Potenza di convocare al più presto il tavolo di coordinamento per mettere in campo gli interventi necessari al fine di emarginare il fenomeno.