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“Il primo tratto importante di questo rinnovo sta nel suo significato politico, ossia nel fatto di aver riconfermato la centralità del contratto nazionale di lavoro in un periodo in cui questo non è scontato”. Così Maria Grazia Gabrielli, segretario generale della Filcams Cgil, che intervistiamo a poche ore dalla firma con Confcommercio del nuovo contratto dei lavoratori del terziario (QUI IL PDF DELL'ACCORDO). “L’esito positivo non era scontato – aggiunge –. La trattativa, partita alla fine del 2013, aveva infatti subito una pesante battuta d’arresto a giugno dello scorso anno, quando le posizioni tra le parti si erano allontanate non consentendo di arrivare a un’intesa. L’aver recuperato un dialogo e poi aver anche lavorato per superare ostacoli e diversità di vedute, e per ricercare un punto di equilibrio, è già di per sé un elemento importante in una stagione in cui la contrattazione, a partire da quella nazionale, è in grande sofferenza. E in cui spesso si fa largo, e lo vediamo anche negli altri tavoli contrattuali che abbiamo aperti, l’idea che il contratto debba essere destrutturato per alleggerire i costi generali e del lavoro.
Rassegna Quali sono i risultati più importanti del contratto?
Gabrielli Sicuramente la parte economica, con gli 85 euro di aumento, è molto importante. Si è arrivati a questo risultato con un’assunzione di responsabilità delle parti e con un meccanismo di mediazione visibile e trasparente. Il contratto ha tre anni di vigenza ma non copre il 2014, poiché le norme del ccnl precedente sono state portate in ultra vigenza. In questo modo si è riusciti a trovare un accordo che andasse bene a tutti.
Rassegna La trattativa si era interrotta sulla flessibilità. Con il nuovo contratto sarà possibile ricorrere a settimane lavorative di 44 ore per 16 settimane l’anno…
Gabrielli Sì, ma questa non è una novità: lo strumento rientra tra quelli già disponibili nel contratto da prima del 2008. Sono stati fatti certamente alcuni aggiustamenti, per esempio il fatto che questa flessibilità verrà calcolata non sull’anno solare ma su un anno “mobile” e che il piano di flessibilità possa essere determinato durante l’anno con un preavviso di 30 giorni. Insomma non abbiamo lavorato su norme nuove, ma “aggiustato” quelle preesistenti, adattandole alle nuove esigenze anche delle imprese ma rispettando i diritti dei lavoratori. Non vorrei si pensasse che da domani tutti i lavoratori del comparto lavoreranno 44 ore alla settimana.
Rassegna Una norma nuova sembra invece quella che riguarda la possibilità di sotto inquadramento, ma “a tempo”, per alcune categorie di lavoratori in situazione di svantaggio – disoccupati da più di sei mesi, ex apprendisti, persone senza più ammortizzatori sociali – che l’azienda decide di assumere…
Gabrielli Sì, questa è una novità. Di fatto si tratta di una nuova tipologia contrattuale a sostegno di particolari soggetti. Questo capitolo ha costituito un terreno di grande discussione tra le parti, anche perché abbiamo dovuto costituire una nuova causale soggettiva per la sua attivazione.
Rassegna Una novità di questa trattativa è la divisione delle controparti. Resta così ancora da firmare il contratto del terziario che riguarda le aziende che aderiscono a Federdistribuzione. Dopo questa intesa importante con Confcommercio, dai per scontata quest’altra firma?
Gabrielli In realtà manca ancora anche la firma con la distribuzione cooperativa e Confesercenti. In ogni caso, credo che il lavoro da fare sia ancora molto e metto in preventivo che, in una fase difficile per la contrattazione come questa, ci possano essere ostacoli e complicazioni. Senza naturalmente sottovalutare il paletto importante che abbiamo piantato con questa firma. Il discorso vale anche per i tavoli aperti negli altri comparti che rappresentiamo, a partire dal turismo, per il quale è stato proclamato uno sciopero nazionale per il prossimo 15 aprile.
Rassegna Nella strategia di contrasto al Jobs Act decisa dalla Cgil un ruolo importante lo occupa la contrattazione. Come risponde il contratto siglato a questa esigenza?
Gabrielli Come dicevo prima, la trattativa è stata lunga e travagliata. La piattaforma è stata predisposta ben prima che la legge delega arrivasse a peggiorare in questo modo la condizione dei lavoratori e dunque non può tener conto di questa novità. Naturalmente siamo d'accordo sulla strategia e crediamo, come Filcams, che sia quella giusta.