La Fp Cgil ha indetto per il 9 e 10 febbraio il referendum sulle ipotesi di Ccnl 2008/2009 dei comparti Ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti Pubblici non Economici. Circa 300.000 lavoratrici e lavoratori avranno così la possibilità di esprimersi, con un voto, sugli accordi siglati all’Aran, tra novembre e dicembre, che la Funzione pubblica della Cgil ha ritenuto di non firmare.

Afferma il segretario nazionale della sigla di categoria Alfredo Garzi: “Chiederemo direttamente ai dipendenti se condividono un’intesa che definisce incrementi economici che non garantiscono il potere di acquisto delle retribuzioni (3,2% per due anni, a fronte di un’inflazione reale che, per il solo 2008, si è attestata al 3,3%), che non recupera il taglio al salario accessorio definito con la legge 133/2008, che ipoteca negativamente il rinnovo contrattuale per il biennio 2010/2011”.

“Abbiamo raccolto le firme tra tutti i lavoratori pubblici – spiega ancora il dirigente della Fp Cgil – per chiedere il referendum sul protocollo del 30 ottobre, indiciamo ora il referendum nei Comparti dove sono state siglate le ipotesi di contratto. Le iniziative per dare voce ai lavoratori continuano con coerenza e ci auguriamo che non si vada alla firma definitiva dei contratti prima dell’esito del referendum. Sarebbe un segnale importante, al di là delle proprie convinzioni, sul valore della democrazia, in primo luogo nei posti di lavoro”.