“Si aspettano più di 5 mila persone da tutto il Veneto per dire no ai tagli nella pubblica amministrazione”. A dirlo è la Fp Cgil regionale, parlando dello sciopero del pubblico impiego che domani (venerdì 7 novembre) interesserà tutto il nord Italia e della manifestazione regionale a Padova (partenza del corteo alle ore 9 dalla stazione e arrivo in piazza Garibaldi) organizzata dalla sigla di categoria.

“A partire dal decreto legge 112/08, poi trasformato il legge 133/08 – dice Ugo Agiollo, segretario generale Fp Cgil Veneto - stiamo assistendo, attraverso una criminalizzazione gridata di tutti i dipendenti pubblici, a un taglio indiscriminato delle risorse a disposizione, a nessun intervento concreto e selettivo per rendere effettivamente più efficiente ed efficace la pubblica amministrazione, a una riduzione reale degli stipendi, alla riduzione, fino allo scardinamento, di gran parte degli istituti contrattuali e della contrattazione, nazionale ed aziendale, al licenziamento di decine di migliaia di lavoratori precari ed, infine alla stessa messa in discussione delle regole relative alla democrazia sindacale”.

A tutto ciò “daremo una risposta
a partire dallo sciopero e dalla manifestazione di domani a Padova cui aspettiamo tantissimi lavoratori, come la presenza alle iniziative di questi giorni ci fa ben sperare. A Cisl e Uil, con cui divergiamo sulla valutazione del protocollo da loro firmato, facciamo invece una proposta: perché non far contare, attraverso il voto referendario, il parere dei lavoratori? Sarebbe coerente con la nostra impostazione unitaria, scritta anche nelle più recenti piattaforme, sulla democrazia sindacale”.