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“Più che un contratto si tratta di un regolamento aziendale”. Lo affermano Filt Cgil e Uiltrasporti, in merito alla notizia della firma da parte di Anpac del primo contratto collettivo di lavoro per i piloti di Ryanair, basati in Italia, aggiungendo che “siamo ben lontani da un contratto collettivo, in quanto non è regolato dal diritto italiano ma da quello irlandese”.
Secondo le due organizzazioni sindacali inoltre “l’accordo raggiunto oggi non garantisce libertà di affiliazione sindacale, impedisce, per la durata del contratto, ai lavoratori di aderire a iniziative sindacali, obbliga i piloti al pagamento della propria divisa di lavoro, non assicura agli equipaggi il pasto a bordo durante il servizio e consente la sottoscrizione di contratti paralleli da parte di agenzie interinali, oltre ad essere ampiamente insufficiente l’investimento messo in campo dall’azienda in materia di salario e previdenza”.
“Per questo oggi - affermano infine Filt Cgil e Uiltrasporti - abbiamo inviato una comunicazione di diffida alla compagnia e all’Anpac ad applicare tale contratto nei numerosi punti che risultano peggiorativi dello status quo e della normativa nazionale di riferimento, e nei prossimi giorni proclameremo, dopo quello dello scorso 25 luglio, un nuovo sciopero di piloti ed assistenti di volo di Ryanair, basati in Italia, contro questo accordo e per l’avvio, finalmente, di una trattativa seria con tutte le organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori Ryanair”.
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