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"La stagione dei rinnovi contrattuali si arricchisce di un altro importante accordo: quello degli elettrici. Si conferma così la validità della posizione assunta unitariamente dalle tre Confederazioni di non contrapporre la discussione sulla riforma del modello contrattuale con quella del rinnovo dei contratti di lavoro”. Questo il commento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, alla firma dell'ipotesi di accordo raggiunta questa mattina sul Ccnl del settore elettrico.
I contenuti dell'intesa, sottolinea, "si collocano nel solco della linea decisa unitariamente da Cgil, Cisl e Uil, a partire dalla valorizzazione della funzione del contratto nazionale, sia per la parte economica che per quella normativa. Linea - prosegue - di cui viene rafforzata la validità, anche in relazione alle scadenze nei settori ancora impegnati nei confronti, che dovranno potersi concludere a breve”.
Per il segretario generale della Cgil “l'intesa raggiunta dagli elettrici consente la difesa reale del potere d’acquisto dei salari, prevedendo altresì un consolidamento dell'aumento di 70 euro previsto sui minimi contrattuali a fronte di un’inflazione programmata che risulti pari o superiore al 2,7%. In tal caso - spiega infatti Camusso - i 20 euro destinati alla produttività porterebbero a 90 euro l'incremento effettivo dei minimi. Un risultato - aggiunge - veramente apprezzabile a fronte di una crisi che impone il rilancio della domanda interna, ipotesi impensabile senza un incremento reale dei salari”.
Camusso si sofferma poi su un altro aspetto “importante”, “l'aver destinato 15 euro al welfare contrattuale, per un aumento complessivo sul triennio di 105 euro, confermando la volontà da parte delle organizzazioni sindacali di categoria di proseguire l'investimento su forme di tutela che integrino il sistema universale pubblico”.
L’accordo affronta inoltre i problemi occupazionali del settore, “prevedendo la possibilità di adottare misure di solidarietà e redistribuzione dell'occupazione all'interno del settore elettrico, con la previsione di un fondo per l'occupazione, le cui modalità saranno definite nel confronto tra le parti”. Infine, il segretario generale della Cgil annuncia che “all’intesa le parti sociali hanno affiancato un avviso comune in cui avanzano proposte per la transizione del modello energetico rivolte al governo, che dovrà predisporre la nuova strategia energetica nazionale”. “Un contratto positivo - ribadisce in conclusione Susanna Camusso - che tutela il salario e l'occupazione, guardando agli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori e di tutto il Paese”.