"Il negoziato per il rinnovo del contratto dei lavoratori agricoli e florovivaisti della Provincia di Salerno, iniziato oltre diciotto mesi fa, si è interrotto. Si è consumata una rottura del tavolo di trattativa tra i sindacati confederali di categoria e due delle tre organizzazioni datoriali. Non si riesce a trovare un'intesa con una imprenditoria che è riuscita a reggere meglio l'urto della crisi rispetto ad altri settori, aumentando le esportazioni dei prodotti di eccellenza, tanto da essere denominata la 'California d'Europa', grazie anche al lavoro di tante braccianti che hanno migliorato l’efficienza e la produttività del settore". Così Flai, Fai e Uila di Salerno in una nota unitaria.

 "Le aziende della nostra provincia - è ovvio - non vivono tutte nelle stesse condizioni, motivo per cui si è provato a studiare una fase sperimentale per chi ha subito in modo drammatico l'urto della crisi, con una riduzione di produzione e lavoro. Rimangono distanti le idee sulla sperimentazione di una nuova dinamica salariale che vada incontro alle aziende in difficoltà, mettendo in sicurezza il lavoro e l’occupazione, ed è su questo aspetto in particolar modo che si è registrata una totale chiusura da parte degli imprenditori", continuano le tre sigle.

"Auspichiamo che i datori di lavoro facciano una profonda e attenta riflessione sulle opportunità che questo contratto potrà dare all'intero sistema agricolo provinciale e che il negoziato possa riprendere al più presto per scongiurare azioni sindacali più incisive, che inevitabilmente comprometterebbero il sistema di relazioni e creerebbero inutili tensioni sociali", concludono i sindacati.