“Un fatto positivo la convocazione per mercoledì 29 luglio delle associazioni imprenditoriali per aprire la trattativa sul rinnovo del contratto degli elettrici” scaduto il 30 giugno scorso e che interessa circa 60.000 lavoratori impiegati in più di 130 imprese pubbliche e private. Il commento è di Alberto Morselli, segretario generale Filcem Cgil, alla lettera di oggi pervenuta ai segretari generali redatta da Assoelettrica, Federutily-Confservizi, Enel, Gse, Terna e Sogin. Dopo le polemiche di questi giorni e la diversa valutazione di Filcem Cgil, Flaei Cisl e Uilcem Uil sull'accordo separato del 15 aprile che aveva avuto riflessi anche nel settore elettrico, “finalmente potremo parlare di merito”, dice Morselli.

“E il merito per noi, che da valore al ruolo del contratto nazionale – spiega il leader sindacale – è la tutela del salario reale dei lavoratori, un contributo decisivo al rilancio dei consumi e all'uscita dalla crisi; il lavoro, la formazione, la sicurezza, la qualità del servizio, il merito e la competenza nel rivedere il sistema classificatorio, il “welfare” integrativo”.“E due novità di rilievo – aggiunge Morselli – che vorremmo discutere con tutti: la prima, a partire dalle politiche industriali, di andare oltre il contratto elettrico con l'obiettivo di realizzare quello unico del comparto energetico–idrico, accorpandolo con i settori energia, petrolio e gas-acqua; la seconda, di istituire i Consigli di sorveglianza – sul modello tedesco – per l'indirizzo e il controllo sulle scelte strategiche delle imprese.

“Sono convinto – conclude il segretario della Filcem – che questa impostazione rigorosamente ancorata al merito resti la sola possibilità concreta di rinnovare i contratti nazionali, ricostruendo per questa via l'unità sindacale, il rapporto democratico con i lavoratori e un nuovo e più adeguato modello contrattuale universale”.