Il ministero del Lavoro interviene contro i cosiddetti 'contratti rumeni' con una circolare che fa seguito alle iniziative di agenzie di somministrazione di altri Stati Ue che propongono il ricorso a manodopera straniera, evidenziando i forti vantaggi, anche di natura economica, di cui potrebbero beneficiare le imprese, promuovendo, in particolare, l'utilizzo di 'lavoratori interinali con contratto rumeno', assicurando una maggiore 'flessibilità' e l'assenza totale di alcuni obblighi di carattere retributivo (dalla tredicesima al Tfr).
Con il documento inviato dalla Direzione Generale per l'Attività Ispettiva alle Direzioni interregionali e territoriali del lavoro - si segnala in una nota - il Ministero sottolinea come 'gli annunci pubblicitari in questione riportino informazioni in netto contrasto con la disciplina comunitaria e nazionale in materia di distacco transnazionale e pertanto come il ricorso a tali 'servizi' possa dar luogo a ripercussioni, anche di carattere sanzionatorio, in capo alle imprese utilizzatrici'.
Da qui l'invito agli uffici territoriali a "prestare la massima attenzione a tali fenomeni, sui quali -ricorda la circolare- questa Direzione si è più volte impegnata, sia attraverso l'attiva partecipazione ad iniziative che hanno coinvolto altri Stati membri dell'Unione europea (progetto Enfoster, progetto Transpo, progetto Empower ecc.), sia attraverso l'emanazione di istruzioni di carattere operativo sulla corretta applicazione della disciplina in materia".
Contratti 'rumeni': ministero Lavoro, rafforzata la vigilanza
9 aprile 2015 • 00:00