I cento lavoratori del Consorzio di bonifica della Sicilia orientale tornano a protestare per la mancata "chiamata" stagionale che in questa fase primaverile sarebbe già dovuta essere avviata. E così lunedì 16 aprile la Flai Cgil e la Filbi Uil di Catania saranno al fianco degli operai con un sit in di fronte al Palazzo Ex Esa a partire dalle 8,30. L'obiettivo è chiedere udienza alla Regione Sicilia. All'incontro parteciperà anche il segretario generale della Cgil di Catania, Giacomo Rota. "I Consorzi di bonifica in Sicilia - spiega una nota sindacale - rappresentano la condizione primaria e necessaria per il mantenimento e lo sviluppo della nostra agricoltura che in un lungo periodo di recessione economica è stato il settore che ha prodotto un Pil positivo. L’agricoltura è l’unica e la più grande realtà produttiva della Sicilia, che occupa circa 500 mila famiglie. Il 70 per cento del territorio siciliano è a rischio idrogeologico per assenza di politiche mirate al recupero ambientale e alla corretta gestione dei corsi d’acqua naturali ed artificiali. Tale realtà rende indifferibili e urgenti l'adozione di politiche di tutela, di salvaguardia e di prevenzione del territorio con un monitoraggio costante". Per tale motivo Fai, Flai e Filbi pongono al centro della propria proposta "l’esigenza di ridisegnare il ruolo dei Consorzi di bonifica, e chiedono di ammodernare le infrastrutture, completare tutte le incompiute, approvare il Piano di gestione del Distretto idrografico della Sicilia. Gli stessi sono, infatti, punti imprescindibili della bonifica, come la lotta all’evasione, la lotta ai furti di acqua, la razionalizzazione delle spese, la lotta alla corruzione e alle clientele".