La segreteria regionale Flai Cgil Toscana esprime “profonda preoccupazione e stupore apprendendo dalle pagine dei giornali circa la volontà del Governo di inserire i Consorzi di bonifica fra gli enti inutili da cancellare con la manovra sforbicia-Italia”. Questo sindacato vuole inoltre “dare voce ai sentimenti dei lavoratori che temono, oltre che per il futuro del loro lavoro, anche per gli effetti disastrosi che l’ipotesi di soppressione dei consorzi di bonifica avrebbe sulla tenuta dell’assetto idrogeologico, proprio nel momento in cui la cura del territorio può assumere il ruolo di volano per la ripresa dello sviluppo”.
Rispetto alle notizie di stampa, secondo la segreteria regionale Flai Cgil Toscana “è indispensabile tornare ad evidenziare il ruolo, la valenza e le potenzialità dei Consorzi di bonifica. Occorre sottolineare anche l’importanza fondamentale della sinergia che si può e si deve realizzare fra intervento pubblico, con oneri a carico della finanza pubblica, e attività dei consorzi di bonifica, autonomamente finanziata dal contributo di bonifica a carico della proprietà immobiliare, finalizzata a mantenere e gestire le opere destinate alla difesa idraulica, all’assetto idrogeologico ed alla valorizzazione delle risorse naturali. Soprattutto in tempi come questi, di scarsità di risorse e di urgente bisogno di un intervento straordinario contro il dissesto idrogeologico”.
Anche perché, sottolinea il sindacato, “il dramma che viviamo ripetutamente, di rincorrere i disastri e spendere tutte le risorse nel ripristino dei danni, rischia di diventare l’unica prospettiva. Dopo ogni disastro siamo tutti d’accordo che il ripristino dei danni, spesso causati dall’incuria, è assai più oneroso di una corretta prevenzione, attuata mediante la costante manutenzione del territorio. Ci domandiamo quindi che utilità avrebbe eliminare, anziché promuovere, una struttura, quale il consorzio di bonifica, che con le proprie risorse (il contributo di bonifica) attua la manutenzione costante delle opere realizzate per la tutela e la valorizzazione del territorio, ed inoltre è in grado di svolgere un ruolo tecnico-operativo di supporto a Regione ed EE.LL. nella realizzazione di nuove opere e investimenti”.
Il tutto, senza dimenticare che, con l’intesa raggiunta in sede di conferenza Stato-Regione il 18/09/2008, sono stati dettati indirizzi in base ai quali è in corso una profonda riorganizzazione dei consorzi di bonifica, nel senso dell’efficienza, della trasparenza gestionale. Nella Regione Toscana stanno muovendo i primi passi i 6 nuovi consorzi di bonifica che hanno sostituito i precedenti 26 Enti Gestori. “In questo impegnativo processo di riorganizzazione, insieme ai lavoratori, stiamo ponendo obiettivi di efficienza organizzativa e valorizzazione di competenze e professionalità, consapevoli del ruolo strategico che i consorzi di bonifica svolgono e possono ancora di più svolgere, attraverso la loro capacità operativa, nell’impegno straordinario che il nostro paese deve assumere per affrontare il dissesto idrogeologico”, dice la segreteria regionale Flai Cgil Toscana.
Che conclude con un appello: “Rispetto al processo di riforma dei consorzi di bonifica, in avanzata fase di attuazione e che in Toscana apre prospettive di maggiore efficacia nel contrasto del rischio idrogeologico, oltre a una crescita occupazionale diretta ed indotta, chiediamo alle Istituzioni di farsi parte attiva nei confronti del Governo perché quanto fatto finora non venga disperso ma si prosegua sulla strada intrapresa, dando la necessaria certezza ad un settore così strategico”.
Consorzi di bonifica: Flai Toscana, no alla soppressione
"Non sono enti inutili. Sopprimerli sarebbe disastroso". Appello alle istituzioni
11 aprile 2014 • 00:00