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Fai Cisl, Flai Cgil, Filbi Uil e Snebi hanno firmato il rinnovo del contratto nazionale dei Consorzi di bonifica e di miglioramento fondiario. Lo riferiscono gli stessi sindacati. Contestualmente è stato firmato l’accordo sul diritto di sciopero che, oltre a confermare il lavoro già svolto, modifica il testo permettendo ai lavoratori senza retribuzione da più di quattro mesi di far sentire con più forza la loro voce.
Esprimendo soddisfazione per il risultato raggiunto Fai, Flai e Filbi “sottolineano la celerità con cui si è chiuso il confronto, grazie alle buone relazioni sindacali e allo sforzo congiunto dei lavoratori e della delegazione trattante”.
Per quanto riguarda la parte economica, l'accordo prevede un aumento complessivo per il quadriennio del 5,6%, che corrisponde a un incremento finale di 104 euro a parametro medio, e una divisione in tranche che garantirà ad ogni lavoratore dei consorzi l'erogazione nella vigenza contrattuale di un importante montante.
È stato inoltre riconosciuto il tema della reperibilità come elemento centrale nella valorizzazione dell’essenzialità del lavoro dei dipendenti dei consorzi di bonifica, da un lato attraverso l’obbligatorietà per i consorzi di predisporre i calendari con le reperibilità e, dall’altro, attraverso una più giusta remunerazione con l’aumento da 15 a 20 euro per i giorni feriali e da 20 a 30 euro per i festivi.
Passi avanti sono stati fatti anche per i lavoratori avventizi, la componente più fragile del settore, ai quali sono state estese la banca ore e alcune tutele in precedenza previste per i soli lavoratori a tempo indeterminato. Inoltre, sono state poste in essere garanzie a tutela delle agibilità sindacali e della partecipazione dei lavoratori nel caso di fusione e/o accorpamento di enti a seguito di processi di riforma regionali; così come viene costituito un gruppo di lavoro per definire le novità sulla classificazione per il prossimo rinnovo.
Infine, è stato ratificato un importante accordo contro le molestie e la violenza di genere nei luoghi di lavoro. “Questo contratto – dichiarano Fai, Flai e Filbi – dimostra e conferma la centralità dei corpi intermedi e la vitalità della bonifica come settore strategico per la tutela e la salvaguardia del territorio e di grande importanza per il nostro paese”.