“La corsa per la scelta del successore di Emma Marcegaglia alla guida di Confindustria si scalda all'improvviso e scuote gli animi placidi e un po' soporiferi dell'imprenditoria italiana”. A scriverlo è Rinaldo Gianola, sulle colonne de L’Unità. “La partita di Confindustria, anche se manca la Fiat e Berlusconi rimane un po' laterale, si è improvvisamente accesa perché molti protagonisti del mondo imprenditoriale si giocano il loro futuro”. Un successo di Bombassei favorirebbe infatti le ambizioni politiche di Luca di Montezemolo. E sulla scelta di Carlo De Benedetti per Bombassei, “l'Ingegnere dice giustamente che l'articolo 18 non è un problema – scrive Gianola – ma poi si mette con un industriale che sostiene la libertà di licenziamento e che nella polemica della Cgil sembra disposto a seguire le orme del precedente governo. C'è qualcosa che non va. Ma forse tutto ha una spiegazione. La grande stampa, senza distinzioni, immagina di farla finita con la politica, i partiti, sogna un quadro politico, sociale, istituzionale molto più semplificato dove anche i sindacati sono ridimensionati, se non accantonati. Bombassei probabilmente è considerato più congeniale per questo disegno”.
Intanto il Corriere della Sera, dopo l’intervista pro-Bombassei di ieri a Rocca, oggi fa parlare Diana Bracco, sponsor di Squinzi.
Confindustria, la battaglia per la presidenza si scalda
9 febbraio 2012 • 00:00