Una battaglia senza esclusione di colpi. Questo racconta il retroscena di Rinaldo Gianola su l’Unità di oggi a proposito della competizione tra Giorgio Squinzi e Alberto Bombassei per la presidenza di Confindustria. Lo confermerebbe quello che è avvenuto dopo la riunione di Assolombarda, la potente associazione degli industriali di Milano.
A quanto racconta Gianola, il presidente di Assolombarda, il giorno dopo la riunione in cui i candidati avevano illustrato il proprio programma, avrebbe vagliato l’orientamento dei suoi iscritti, che si sarebbero schierati all’80 per cento per Squinzi (il che vorrebbe dire in pratica per Bombassei la sconfitta definitiva). Passa un giorno e l’AdnKronos dà la notizia. Apriti cielo, si scatena la buriana.
Tra gli sponsor di Bombassei ci sono figure assai potenti sul piano mediatico come Carlo Debenedetti, editore di Repubblica e dell’Espresso, e Luca di Montezemolo (e quindi anche quasi tutti i mezzi d’informazione), e una fonte non meglio precisata di Assolombarda precisa che l’associazione in quanto tale non si schiererà. Insomma, una battaglia senza esclusione di colpi. “Comunque – conclude Gianola – nei prossimi giorni si dovrebbe avere un quadro più chiaro nella competizione per succedere a Emma Marcegaglia. Per oggi è previsto l'incontro tra Meomartini e i tre saggi confindustriali che vedranno altri rappresentanti del sistema imprenditoriale. Cosa dirà il presidente di Assolombarda?”.
Confindustria, il mistero Assolombarda
13 febbraio 2012 • 00:00