Poco meno di 3.000 candidati, per l’esattezza 2.872, per 1.311 posti da assegnare. Che però non saranno interamente coperti, perché sono ben otto le classi di insegnamento per le quali non sono state bandite prove (in regione), per un totale di 158 posti senza alcun candidato in corsa, e tre quelle dove i docenti iscritti sono inferiori al numero delle immissioni in ruolo previste, per altri 17 posti già scoperti in partenza.
Non saranno pertanto più di 1.136 i nuovi docenti abilitati in Friuli Venezia Giulia al termine del concorsone in corso di svolgimento. Ma il totale finale di immissioni, ovviamente, potrebbe risultare più basso, essendo legato al numero dei candidati idonei nelle singole classi di concorso, in alcune delle quali le candidature superano solo di poco le cattedre disponibili. I risultati provvisori degli scritti, in base ai dati pervenuti alla Flc Cgil Fvg, vedono al momento percentuali di ammissioni allo scritto pari al 74% nelle aree riservate alle scuole medie superiori di 1° e 2° grado e del 95% per i docenti di sostegno (81 quelli disponibili tra scuola dell’infanzia e primaria, ma con solo 72candidati, di cui 68 ammessi all’orale), per un totale complessivo di 583 ammessi su 696 compiti corretti, pari al 76% di esiti positivi.
Un risultato ancora parziale, perché al conto dei risultati degli scritti mancano 150 esami nelle classi di concorso della scuola media superiore, dove sono 768 i candidati in corsa e 393 le abilitazioni disponibili, e le quasi 2.000 prove della scuola dell’infanzia e della primaria. Aree, queste ultime, dove si prevedono percentuali di ammissione sensibilmente più basse rispetto a quelle che si stanno registrando nella scuola media superiore, in linea con quanto sta avvenendo su scala nazionale. Visto l’elevato numero di canditati rispetto ai posti disponibili, 923 per 189 cattedre nella scuola dell’infanzia, 1.034 per 482 nella primaria, in queste due classi di concorso si dovrebbe però arrivare alla copertura totale delle immissioni previste.
"Sebbene sia ancora provvisorio e sia destinato a calare – commenta il segretario regionale Flc Cgil Adriano Zonta – salutiamo con soddisfazione il dato del Fvg, che al momento vanta le percentuali di ammissione all’orale più alte a livello nazionale. L’aspetto negativo, invece, riguarda non solo l’elevato numero di posti scoperti, segno evidente che non si sono fatti bene i conti con le professionalità disponibili e con le esigenze concrete delle scuole, ma anche i tempi delle immissioni in ruolo: solo un ristrettissimo numero di abilitazioni, infatti, potrà essere fatto entro l’avvio dell’anno scolastico, mentre per la maggior parte dei docenti bisognerà aspettare da due a cinque mesi".