"Una certa rigidità nella determinazione del punteggio per la graduatoria ha fatto sì che a partecipare al concorso siano stati soltanto coloro in possesso di una alta scolarità, seppur le mansioni richieste attengono più propriamente i diplomati di scuola media superiore". Così il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, commenta la graduatoria pubblicata dalla Banca d'Italia per l'ammissione al concorso di 30 posti per vice assistente e, in dettaglio, le 84.745 domande presentate per 8.140 candidati ammessi.
Il dirigente sindacale ricorda come "in proposito alcune sigle sindacali interne hanno fortemente contestato le modalità con cui la graduatoria è stata costruita, minacciando in alcuni casi ricorsi di natura giudiziaria". Per Megale, inoltre, "al di là di una giusta valutazione critica rispetto ai titoli ammessi per l'ammissione, si rileva plasticamente come la numerosa partecipazione al concorso costituisca l'ennesimo sintomo delle difficoltà presenti nel mercato del lavoro che, nonostante tutto, la Banca d'Italia non può certo risolvere".
Alle sigle sindacali che hanno polemizzato rispetto alle modalità di svolgimento del concorso, la Fisac Cgil, spiega il leader della categoria, "fa presente che la questione del numero dei partecipanti nonché del rapporto spesso squilibrato tra studi fatti e professionalità richieste siano questioni ben più complesse e che trovano origine, ad esempio, nelle scelte scellerate prese a livello Nazionale tese alla precarizzazione del lavoro, con l'esempio più eclatante dell'introduzione del Jobs act. È necessario pertanto – prosegue Megale - avere un'ottica più complessiva e generale del problema del mondo del lavoro così da poter individuare in modo corretto quali sono le vere cause delle difficoltà per cui i nostri giovani non trovano un impiego degno di tale nome".
Per questa ragione, infine, “pur nelle difficoltà del settore del credito, dove abbiamo costruito accordi per veri e propri piani d'inserimento dei Giovani al lavoro, è tempo di lanciare, in linea con il piano del lavoro lanciato dalla Cgil Nazionale, un piano straordinario per occupazione giovanile per dare speranza alle nuove generazioni. Dare ai giovani un lavoro stabile e pienamente tutelato è priorità del Paese", conclude Megale.