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Sciopero oggi (giovedì 5 dicembre) a Milano per l'intera giornata dei dipendenti di Margherita Distribuzione (ex Auchan) della Lombardia, con manifestazione a partire dalle ore 9.30 in piazza Duomo. La protesta, spiegano Filcams Cgil e Uiltucs Uil territoriali, è stata indetta “per sollecitare le parti datoriali e ministeriali alla doverosa attenzione per le migliaia di lavoratrici e lavoratori a rischio di occupazione e salario, per dire di no allo spezzatino dell'azienda, dei contratti, dei diritti e dei posti di lavoro”. Come si ricorderà, il 15 novembre scorso Conad aveva dichiarato 6.197 esuberi a livello nazionale, “mentre confuse e aleatorie risultano le strategie volte a garantire i posti di lavoro”.
I sindacati rilevano come appaia “definitiva l'intenzione di chiudere tutto il processo di questa riorganizzazione entro la fine del 2020, ma in tale scenario la sede di Rozzano non sembra far parte delle preoccupazioni e priorità di Conad. Al di là dell'uscita incentivata dei manager, che peraltro coinvolge una platea di un centinaio di persone, non emergono soluzioni adeguate a garantire l'occupazione per tutti gli altri lavoratori, circa 600 impiegati. A questo si aggiungono le preoccupazioni legate ai punti vendita già confluiti in Conad, che sulla rete milanese alimentano dubbi sul mantenimento dei livelli salariali e occupazionali”.
Mentre da una parte, insistono i sindacati, “arrivano concreti segnali di inefficienze organizzative su diversi versanti, dalla gestione del lavoro all'approvvigionamento delle merci, per passare all'attività di manutenzione, che determinano tensioni e preoccupazioni tra i lavoratori, dall'altra è sempre più evidente l'assenza di garanzie salariali e contrattuali, determinate dalla mancata applicazione della contrattazione integrativa e dalla modifica degli istituti economici non assorbibili riconosciuti ai singoli lavoratori”.
Filcams e Uiltucs concludono affermando che “rimangono aperti anche altri temi, non proprio marginali, ai quali Conad continua a non dare risposte: ad esempio quali proposte di ricollocazione sono state fatte, come sono distribuite nel territorio le criticità occupazionali, quali sono le conseguenze della riorganizzazione per le lavoratrici e i lavoratori dei servizi, la mancanza di disponibilità ad aprire a tutto il mondo Conad la responsabilità della salvaguardia occupazionale”.