“Questo Paese ha perso settori strategici, uno di questi è la chimica. È stato un errore tragico, perché la chimica è trasversale a qualsiasi tipo di produzione. Per questo, aziende come la vostra vanno sostenute, non a parole, ma con investimenti, privati e pubblici, sulla competitività del sistema e quindi su logistica, trasporti, ricerca e conoscenze”. Lo ha detto intervenendo all’assemblea dei lavoratori della Saci, azienda chimica di Perugia che produce detersivi, con circa 200 dipendenti tra diretti e appalti, il segretario della Cgil nazionale, Vincenzo Colla.
“Senza investimenti la crisi non finisce mai – ha spiegato il dirigente sindacale – e si continua a competere puntando solo sul costo del lavoro, penalizzando in particolare i lavoratori più deboli, come quelli degli appalti”. E a proposito di lavoratori degli appalti, proprio la Saci rappresenta un "laboratorio sindacale”, visto che è stato creato un coordinamento tra i lavoratori diretti, inquadrati con contratto chimico, e i lavoratori degli appalti, inquadrati con contratto multiservizi, in un’ottica di solidarietà e unità del mondo del lavoro.
“La storia della Cgil – ha detto l'esponente Cgil – è la storia di lavoratori forti che aiutano quelli più deboli e questo continua a essere il nostro obiettivo. La Carta dei diritti universali del lavoro, la nostra proposta di legge depositata in Parlamento con oltre un milione di firme, sta a testimoniarlo: noi vogliamo che i diritti fondamentali siano riconosciuti alla persona che lavora, indipendentemente dal tipo di contratto applicato”.